Si tratta di pinne che consentono di sfruttare al massimo la propulsione delle gambe.
Hanno forma allungata e sono separate costruttivamente in due parti:
- scarpetta: costruita in morbida gomma deve garantire la coesione fra il piede e l’attrezzo. Vanno indossate con un calzare in neoprene che, oltre a proteggere termicamente il piede, previene le abrasioni da uso prolungato (una sessione di nuoto in apnea o di pesca in apnea può durare anche 4-6 ore);
- pala: è la parte che trasmette ed amplifica il movimento del piede. Normalmente è in polimero o in fibra di carbonio, alcuni modelli adottano materiali misti e parti in grafite. Può essere solidale alla scarpetta oppure fissata tramite viti. Il secondo sistema, più costoso, consente di cambiare la pala a piacimento, adottando quella ritenuta più idonea all’uso del momento, ed inoltre consente di cambiare la pala (l’elemento più fragile) qualora si rompa.